Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3514

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[p. 434 modifica] durata e lunghezza della medesima, è generalmente e appresso a poco altrettanta in effetto negli animali ed esseri brachibiotati, che ne’ macrobiotati e negl’intermedii, e niente minore, e cosí viceversa. Onde la durata di un medesimo spazio di tempo è naturalmente e generalmente e costantemente, salve le varie circostanze della vita di una stessa specie e individuo, accennate di sopra, come la noia, il piacere ec. che variano l’idea e ’l sentimento della durata ec., sempre però dentro i limiti e la proporzione e in rispetto dell’idea d’essa durata, propria particolarmente delle specie per sua natura ec., per gli uni maggiore per gli altri minore ec. e non si può determinare ec. né giudicarne assolutamente come noi facciamo ec. (24 settembre 1823).


*    Transito as, da transeo-transitus. Vedi il Forcellini in Transitans. Oggi questo verbo ci è comune, e lo trovo ancora nello spagnuolo moderno, e mi par eziandio nel francese. Ma in tutte tre queste lingue egli è piuttosto termine di gazzetta (inutilissimo), che voce degna della lingua ec. (25 settembre 1823).


*    Alla p. 2984. Vieil da veculus come œil da oculus, oreille da auricula o aurecula (corrottamente) ec., vermeil, [p. 435 modifica]vermiglio, vermejo da vermiculus o vermeculus ec. Sommeil è certamente un somniculus diminutivo, preso in senso positivo, come somme da somnus. Resta però il senso diminutivo