Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3749

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Di tali esempi se ne potrebbero addurre infiniti.


     La lingua latina illustre fu, non solo tra le antiche, ma forse fra tutte, la piú separata e diversa, e la meno influita e dominata dalla volgare. Parlo della lingua latina illustre prosaica (ch’è poco dissimile dalla poetica) rispetto all’altre pur prosaiche, perché, per esempio, la lingua poetica greca fu [p. 149 modifica]certo (almen dopo Omero ec.) anche piú divisa ec. dalla greca volgare. Ma ciò come poetica, non come illustre, e qualunque linguaggio appo qualunque nazione è veramente poetico e proprio della poesia, di necessità e per natura sua è distintissimo dal volgare; ché tanto è quasi a dir linguaggio proprio poetico quanto linguaggio diverso assai dal volgare. S’egli ha ad esser assai diverso dal prosaico illustre, molto piú dal volgare. Fra le lingue illustri moderne, la piú separata e meno dominata dall’uso, è, cred’io, l’italiana, massime oggi, perché l’Italia ha men società d’ogni altra cólta nazione, e perché la letteratura fra noi è molto piú esclusivamente che altrove propria de’ letterati, e perché l’Italia non ha lingua illustre moderna ec. Per tutte queste ragioni la