Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3916

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[p. 291 modifica] dal piú imperfetto, fino al piú puro, spirituale, platonico ed apparentemente piú casto ed angelico, insomma il piú veramente e semplicemente sentimentale che si possa trovare o pensare. Ed essi medesimi o espressamente o implicitamente si accorgeranno di questa differenza, in modo che non sarà loro possibile di confondere neanche per un momento quella passione che allor proveranno con nessuna di quelle altre, le quali pur saranno capacissimi di provare, come ho supposto, e quindi ben le concepiranno, e di piú le avranno effettivamente provate, come ho anche supposto. Anzi voglio anche supporre che ambedue si trovino attualmente in una di queste altre passioni, e che sia delle vivissime dall’un lato, e dall’altro delle piú pure e sentimentali possibili. Né questa nocerà a quella, né essi lasceranno di sentire, in modo da non poter dubitarne, una decisa ed intera differenza di specie dall’una all’altra. Certo è che tutte queste supposizioni non sono chimeriche, e che, generalmente parlando, si [p. 292 modifica]son date e si danno effettivamente nelle nazioni civili delle passioni di amore vivissime, tenerissime, purissime, costantissime, tra fratello e sorella, belli e giovani, di un padre verso una figlia bellissima, di una madre ec., e cosí discorrendo; e che queste passioni possono essere e furono e sono distintissime da qualunque altra di quelle che si provano o possono provare verso gl’individui d’altro sesso. Certo è insomma che si dà un amor fraterno, un amor paterno ec. piú o men vivo, ma anche vivissimo e tenerissimo