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Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3917

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[p. 292 modifica] tra persone diverse di sesso, il quale è sensibilissimamente e totalmente distinto da qualunque altro di quegli amori piú propriamente detti, che si provano verso gl’individui d’altro sesso verso i quali essi non sono vietati da certe leggi, pretese naturali, cioè dall’opinione ec. Si dà, dico, il detto amore nelle persone civili o semicivili ec., cioè in quegli uomini in cui possono le leggi e quindi le opinioni relative ec. E si dà or piú or meno durevole, piú frequentemente però poco durevole (nel suo stato di cosí vivo e tenero, e di cosí distinto nel tempo stesso da quegli altri amori): ma basta al nostro argomento ch’esso sia e possibile e sovente (e foss’anche stato una sola volta) reale, eziandio per un solo istante (del resto, tutto ciò non toglie che non si dieno e si sien dati forse anche piú spesso amori o sensuali o sentimentali, ma d’altro genere, tra fratelli e sorelle, padri e figlie, madri e figli ec., eziandio civilissimi).


     Or da queste osservazioni si deduce: 1o, Parlando dell’amore tra l’un sesso e l’altro generalmente, come esso dipenda e sia modificato, senza alcuna influenza della natura propria, dall’immaginazione e dall’opinione. Poiché quel fratello che alla vista di quella tal persona, se non fosse stata sua sorella, anzi pur solamente s’esso non lo avesse saputo, avrebbe certo provata tutt’altra specie di amore o, se non altro, si sarebbe sentito spinto o capace di tutt’altra specie di [p. 293 modifica]sentimenti verso lei; solo per sapere e pensare quella essere sua sorella, prova un amore e una sorta di sentimenti di diversissima e distintissima specie. Giacché che questa differenza e il provar questi sentimenti e il non provar quelli, sia effetto dell’opinione e prevenzione ec. e non di un secreto istinto