<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3919&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20181222100945</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3919&oldid=-20181222100945
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3919 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 293modifica] sarà in altra guisa che carnalmente (poiché essi non sono capaci nemmeno degli [p. 294modifica]altri amori sentimentali), altrimenti non le ameranno, o solo leggermente e senza trasporto, e come e in quanto compagne abituate fin dalla nascita a convivere seco loro, come accade anche agli altri animali verso i loro abituali compagni, senza alcuna relazione alla conformità del sangue, e senza che questa abbia alcuna parte nel produrre quell’affezione, eccetto in quanto ella può esser causa di somiglianza ec. che serve all’amicizia, e in quanto ad altre circostanze estrinseche, e insomma diverse dalla semplice e propria consanguineità per se stessa, benché sieno anche suoi effetti. E tale non calda amicizia avrà luogo, come tra gli animali, cosí tra’ selvaggi (ed anche tra noi), piú tra’ compagni abituati a vivere insieme, che tra’ fratelli, o tra padri e figli, posto il caso che questi non abbiano avuto o non abbiano tale abitudine, ed altri ed alieni sí. Perocché essa amicizia è tra loro in quanto compagni abituati (accidente e cosa i cui effetti appartengono all’assuefazione), non in quanto consanguinei o in quanto simili di naturale, di carattere, inclinazioni, età ec., non in quanto consanguinei ec. ec. Del resto, quel che ho detto dell’amor fraterno o paterno ec. tra individui di sesso diverso si stenda ancora a quello tra fratello e fratello, padre e figlio ec., ché anch’esso in grandissima parte è opera ed assoluta creatura o delle leggi, costumi, opinioni ec., o dell’assuefazioni, del convitto, della somiglianza, e di cose diverse insomma dalla consanguineità per se stessa. Massime un amor vivo, sentimentale, tenero, fervido ec. Il quale parimente non suol