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Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4108

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Pagina 4108

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[p. 26 modifica] non è strettamente proprio se non di lui), quanto da principio il suo amor proprio è piú vivo, e quindi piú avido e bisognoso di lusinghe e piaceri e speranze, meno facile ad apprezzare e soddisfarsi di quelle e quelli che agli altri bastano, e piú sensibile alle offese e punture che i volgari non sentono (29 giugno, festa di S. Pietro, dí mio natalizio, 1824). Vedi p. 4109.


*    Φρύσσω o φρύττω-frissonner. Notinsi in questo verbo [p. 27 modifica]due cose. La derivazione manifesta dal greco e la forma diminutiva o frequentativa (30 giugno 1824, anniversario del mio battesimo).


*    Della lingua universale, o piuttosto scrittura universale progettata da alcuni filosofi, vedi Thomas, Éloge de Descartes; Oeuvres, Amsterdam, 1774, t. IV, p. 72 (2 luglio, festa della Visitazione di Maria Vergine Santissima, 1824).


*    Come tutte le facoltà dell’uomo siano acquisite per mezzo dell’assuefazione, e nessuna innata, fin quella di far uso de’ sensi, da’ quali ci vengono tutte le facoltà; insomma, come l’uomo impari a vedere, e nascendo non abbia questa facoltà, benché egli non si accorga mai d’impararla, e naturalmente creda che ella sia nata con lui, vedi fra gli altri il Thomas, loc. cit. qui sopra, p. 59-60 (2 luglio, dí della S. Visitazione di Maria, 1824).


*    «C’est ainsi que les grands Hommes découvrent, comme par inspiration, des vérités que les hommes ordinaires n’entendent quelquefois qu’au bout de cent ans de pratique et d’ètude; et celui qui démontre ces vérités après eux, acquiert encore une gloire immortelle.» Thomas,