Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4160
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Storia di Carlo V), ed appunto allo stesso modo troviamo negli antichi fino al cinquecento ec. le città chiamate generalmente con nome di terre, voce significativa propriamente di paesi, nel qual modo si chiamano anche oggi nello scrivere con eleganza, eziandio le città grandi, in volgar comune e favellato, i castelli, e i cosí detti paesi. Cosí in francese anche oggi pays per città, benché proprio nome di regione (vedi del resto i dizionari francesi e spagnuoli e inglesi ec. in Terra ec. e nei nomi di città, e cosí Forcellini, glossario ec. Da terra per città, terrazzano per cittadino ec. Cosa che anche conferma la mia opinione sopra il vero primitivo significato di πόλις. (Bologna, 1825, 9 decembre, vigilia della Venuta della Santa Casa).
* Tiglio-tilleul.
* Selva per albero cioè per lauro. Petrarca, Sestina 1, stanza 6. E per legno, ib., chiusa.
* Sentido per que siente, (cosí risentito ec)., e quindi sostantivato per sentimento, senso. Esclarecido. Vedi i dizionari spagnuoli.
* Pausar spagnuolo.
* Sentimenta.
* Aerugo o rubigo o robigo-rouille.
* Ἡττημένη τοῖς πρώην ἡ τύχη καθ’ ἓνα τῶν ἀγώνων προσφέρουσα, νῦν τι καινὸν ἐτεχνάσατο καθ’ ἡμῶν. Severus Sophista Alexandrinus, in Ethopœiis, editis a Galeo in libello cui tit. Rhetores selecti, nempe cum Demetrio περὶ ἑρμηνείας ec., Oxon., 1676; Ethop., III, p. 221. Il genitivo per l’accusativo (Bologna, 16 dicembre 1825).
* Summittere per mandare in alto; o vero submittere. Vedi Forcellini.
* Marceo o marcesco, marcitum; marcire, marcito marchitar spagnuolo.
* Siccome ad essere vero e grande filosofo si richiedono i naturali doni