Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/477
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Perdona al tuo calunniatore, punisci il tuo detrattore. Non far caso di chi ti schernisce a torto, ma piglia vendetta di chi ti motteggia a ragione (7 gennaio 1821).
* Alla p. 375. principio. In questo proposito, la differenza o dell’ingegno o del giudizio, si può vedere in Livio, il quale è il poeta della storia, poeta vero e grande, e degno di servir di studio e di maestro ai poeti; e nondimeno è il modello splendidissimo della piú perfetta prosa. Laddove costoro, e pessimi prosatori (7 gennaio 1821) e non perciò migliori poeti ordinariamente. Vedi p. 526, capoverso 1.
* Alla p. 472. Tanto piú che quella guerra, come consistente in domar popoli affatto barbari, non pare che fosse finita con trattato, né con altri mezzi artifiziali, ma solamente con quel semplice fine che deriva dalla forza. Vedi Floro, IV, 12, sect. 17 e Dione LIV, 34, p. 764-765, dove nella nota 316, citandosi questo passo di Velleio, pare che si sia letto appunto nel modo ch’io suggerisco (8 gennaio 1821).
* Velleio I, 2, sect. 2, di Codro: Immixtusque castris hostium, de industria, imprudenter, rixam ciens,