Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/550

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[p. 56 modifica] dirigere e regolare e determinare le opinioni, interessi, volontà di ciascuno, e disporre per conseguenza delle forze di ciascuno; insomma che tutti i membri [p. 57 modifica]di quella tal società dipendano intieramente da lui solo, in tutto quello che concerne lo scopo di detta società, cioè il di lei bene comune. Ecco dunque la monarchia assoluta e dispotica. Eccola dimostrata, non solamente buona per se stessa, ma inerente all’essenza, alla ragione della società umana, cioè composta d’individui per se stessi discordanti.

Colla monarchia assoluta e dispotica l’unità è, come dissi, ottenuta. Questo è il mezzo per conseguire il bene comune. Ma esso bene, cioè il fine, sarà ottenuto? Tanto sarà ottenuto, quanto le opinioni, le volontà di quel solo corrisponderanno e tenderanno effettivamente al detto fine; e quanto i suoi interessi saranno tutta una cosa cogl’interessi comuni.

Ecco la necessità di un principe quasi perfetto: irreprensibile nei giudizi e opinioni,