Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/555
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bensí antichissima e primordiale nella società è l’idea della monarchia assoluta (vedi Goguet, Origine delle scienze e delle arti). Assoluta s’intende, non mica in modo che questa parola fosse pronunziata e stabilita e riconosciuta per costituente la natura di quel tale governo: ma, senza tante definizioni e sanzioni e formole e spirito geometrico, gli antichi popoli si sottomettevano col fatto al reggimento di un solo assolutamente; senza però neppur pensare ch’egli dovesse esser padrone della vita, dell’opera e delle sostanze loro a capriccio, ma in vantaggio di tutti; giacché le esattezze, le definizioni, le circoscrizioni, le formole chiare e precise non sono in natura, ma inventate e rese necessarie dalla corruzione degli uomini, i quali oggidí hanno bisogno di stringere ed essere stretti con leggi, patti, obbligazioni (o morali o materiali) distintissime, minutissime, specificatissime, numerosissime, matematiche ec., perché si tolga alla malizia ogni sutterfugio, ogni scanso, ogni equivoco, ogni libertà, ogni campo aperto e indeterminato. E già vengo a questa corruzione.