Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/674

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[p. 125 modifica] loro, l’adoprano in loro mero vantaggio, e danno tuo; quello che non ti arroghi o non pretendi, o quel merito che tu dissimuli, te lo negano e tolgono, per vederti inferiore ec. Cosí, nel modo che ho detto, ritornano effettivamente nel mondo i costumi selvaggi e di quella prima età, quando la società non esistendo, ciascuno era amico di se solo e nemico di tutti gli altri esseri o dissimili o simili suoi, in quanto si opponevano a qualunque suo menomo interesse o desiderio, o in quanto [p. 126 modifica]egli poteva godere a spese loro. Costumi che nello stato di società son barbari, perché distruttivi della società e contrari direttamente all’essenza, ragione e scopo suo. Quindi si veda quanto sia vero, che lo stato presente del mondo è propriamente barbarie o vicino alla barbarie quanto mai fosse. Ogni cosí detta società dominata dall’egoismo individuale è barbara, e barbara della maggior barbarie (17 febbraio 1821).