Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/793

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[p. 188 modifica] hanno fatto e fanno necessariamente e per natura tutte le lingue antiche e moderne. E sebbene la lingua greca fosse cosí schiva d’ogni foresteria, anche per carattere nazionale, come si è veduto dall’aver essa mantenuta la sua purità forse piú lungo tempo di tutte le altre e anche in mezzo alla corruzione totale della sua letteratura ec. e alla schiavitú straniera della nazione, al commercio, ai viaggi antichi e moderni, alla dimora di tanti suoi nazionali in Roma ec. ec (come Plutarco) nondimeno la lingua attica, riconosciuta piú universalmente di qualunque altra dagli scrittori per lingua propriamente greca, e fra le greche elegantissima, bellissima e purissima, attesta Senofonte, nel [p. 189 modifica]luogo citato da me, p. 741, ch’era un misto, non solo di ogni sorta di voci greche, ma anche prese da ogni sorta di barbari, mediante il commercio marittimo degli ateniesi e la cognizione ed uso di oggetti stranieri, che questo commercio proccurava loro, come dice pure Senofonte. Che se la necessità naturale, come ho