Pensieri e giudizi/IV/XIII

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XIII.

Congressi, accademie! Lasciano il tempo che trovano. Una crociata ci vorrebbe: la crociata della Ragione, al grido di «Fuori i Barbari!» E non mi si parli di tolleranza, in nome di non so quale scienza. Chi ha fede nella libertà non deve tollerare questo malefico rinfrondare e rifiorire della mala erba cattolica; strapparla a ogni costo bisogna, dalla scuola, dalla casa, dalla coscienza. La Francia l’ha finalmente capito ed ha scovato le vipere. La terza Italietta si va invece gingillando e sollucherando all’idea d’un possibile passo a due fra la Chiesa e lo Stato, fra S. Agostino in coda di rondine e Carlo Darwin in piviale; e, tanto per cominciare recita il confiteor appiè della Santa Congregazione dell’Indice!

Dunque indarno, o Voltaire, il tuo sovrano
Sui consacrati errori
Ghigno scoccò? Fiammeggiò dunque invano
Campo di Fiori?

Io ho fede nei giovani; ma in tanto barcolla[p. 90 modifica]mento di coscienze sotto la ventata di reazione, è pur dovere dei vecchi, che rimangono ancora diritti ed impenitenti, di gridare, finchè interi non l’inghiotta la fossa, di gridare fino all’estremo respiro: Fuori i Barbari!