Piano regolatore di Roma 1883 - Relazione/Quartiere alle falde del Gianicolo

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Quartiere alle falde del Gianicolo.


Il proseguimento della via delle Fratte, che ha preso nome di via Luciano Manara, e che si rilega al [p. 39 modifica]giardino di S. Pietro in Montorio, ha dato occasione di erigere i recenti casamenti dal Prato di S. Cosimato all’origine di via del Mattonato, in ampliamento del Rione Trastevere. Ma alla falda del colle Gianicolense, fra gli avanzi delle mura Aureliane e i bastioni della cinta Leonina presso S. Spirito, l’unica via di collegamento del Rione Trastevere col Rione Borgo è quella della via della Longara, quantunque esista una zona pianeggiante di terreno nudo ancora di fabbriche, tra la Longara ed il colle, e quantunque la detta zona non manchi di parecchie strade traverse. Essa però non ha comunicazioni dirette col Trastevere, altro che per Porta Settimiana in via della Longara; non è sufficientemente divisa in aree di moderata estensione, e perciò adatte ad essere edificate con profitto; manca infine di ogni diretta comunicazione colla prossima opposta riva del Tevere, ove pure sta un centro popoloso della città, quale si è il Rione Parione. Col piano regolatore si correggono questi difetti, e si dà complemento e vita ad un nuovo non grande quartiere d’abitazione; ed a tale effetto è stato disegnato il prolungamento in linea retta della via del Mattonato, che parallelamente alla via della Longara, suddivide in giusti spazi il terreno fabbricabile, con origine al prato di San Cosimato, e termine presso il palazzo Salviati, con la lunghezza di metri 1060. Un ponte sul Tevere a metà della Longara, (e di cui parleremo in apposito articolo sulla postura dei nuovi ponti) provvederà a legare il centro del quartierino Gianicolense coll’abitato della riva destra.

E qui è importante il far conoscere, che la stazione ferroviaria in Trastevere già in massima decretata dal [p. 40 modifica]governo e alla quale farà capo la linea maremmana, sarà stabilita presso la porta Portese, appunto nella spianata detta di San Cosimato, come può vedersi nel disegno del piano regolatore. La via del Mattonato pertanto, che avrà origine al piazzale d’arrivo dei viaggiatori e delle merci, diverrà un’arteria importante pel nuovo quartiere di sopra descritto; e il movimento ed il traffico che trae seco la vicinanza di una importante stazione, gioveranno non solo al benessere del Trastevere, ma faranno che altri si accinga proficuamente ad estendere la fabbricazione in quel Rione della città, erigendo in ispecie case economiche per la classe laboriosa. Per le quali ragioni noi riteniamo plausibile lo immaginato quartiere alle falde del Gianicolo, che misura una estensione di ettari 20 e che potrà capire oltre 10 mila persone.