Poesie (Fantoni)/Scherzi/XXXII. A Nerina

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XXXII. A Nerina

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XXXII

A Nerina

che poneva la felicitá in un indolente platonismo.

     Fugge con noi volubile
la verd’etá, Nerina,
ed i piaceri fuggono
quando l’etá declina.

     5Lascia color, cui gelidi
gli anni cangiâro il cuore
(rimedio estremo a un misero),
filosofar d’amore.

     Pigro silenzio tacito,
10per il Liceo sen vola,
e inonorata polvere
ha di Platon la scuola.

     Scolte per man di Socrate,
regnan le tre sorelle
15ne’ mondi filosofici
del gallo Fontanelle.

     Sparsa di rose e florida
è la romita via,
per cui si puote giungere
20al tempio di Sofia.

     Folle è colui che negasi
la fortunata pace,
ed indiscreto credesi
d’essere suo seguace.

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     25Invan della miseria
10spirto si assicura;
i ceppi frange, inutile
non può servir natura.

     Quelli, che pigri attendere
30l’alba pensier non sanno
dolci, ti godon tessere
un lusinghiero inganno.

     Scuoton le vive immagini
della ragione il freno,
35e, se non posson vincerlo,
sanno tentarlo almeno.

     Se armato ognor di freccia
attende l’oste al varco,
si rompe il nervo e piegasi
40inutilmente l’arco.

     Saggio nocchier, se mormora
il mar, cerca le sponde,
senza lottar con Borea
e contrastar con Tl’nde.

     45E qualor bianco sorgere
sdegnato il flutto vede,
lo schiva, a destra torcesi,
e, se non può, gli cede;

     e quell’istesso vortice,
50che lo voleva assorto,
lo salva e seco traggelo
co’ suoi tesori in porto.

     La vita è un vasto oceano
in preda alle tempeste:
55i venti che vi regnano
son le passion funeste.

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     Qualor sdegnate stridono,
invan su del timone
pende, la barca a reggere,
60prudente la ragione.

     I vortici la premono
fra l’ondeggiare alterno,
finché non cede pallida
la speme ed il governo.

     65Ma in ciel le nubi sgombransi
e un zeffiretto fido,
paga del suo pericolo,
la riconduce al lido.

     Alma, sublime spirito,
70che fragil spoglia serra,
chi mai ti fa conoscere,
fuorché il piacere in terra?

     E per goder del timido
voto di pochi saggi,
75della natura provvida
tu sprezzerai gli omaggi?