XXI. Vigilanza. Per la stessa occasione
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16 settembre 2022
100%
Da definire
<dc:title> Poesie varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Angelo Mazza</dc:creator>
<dc:date>1912</dc:date>
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Poesie varie - XXI. Vigilanza. Per la stessa occasione Angelo MazzaPoeti minori del Settecento I.djvu
XXI. Vigilanza. Per la stessa occasione
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E chiuso è l’orto e suggellato è il fonte,
e beve l’innocente aura l’olezzo
del casto fior che v’arboreggia in mezzo;
e tu ricinta n’hai, vergin, la fronte.
Ma ciò soverchio non t’affidi, e pronte
serba le voglie ove dimori al rezzo;
che desir basso non vi sparga il lezzo,
e i frali sensi e ’l molle cor t’impronte.
Era siepe innocenza a l’orto antico,
né coll’angue poteo, né valse a lei
che morse il pomo e si coprí del fico:
e in fidato giardin, sciolta i capei,
credendo a l’acque il bel corpo pudico,
trovò Susanna i vecchion sozzi e rei.
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