Ne la mente mi siede, e al cor mi suona
quel gran dí che giustizia a sé riserba.
Ira e vendetta di rigor superba
ardono in volto a un Dio che ha d’uom persona. Voce di paradiso a’ giusti intuona:
— Venite al regno che per voi si serba. —
Fulmineo scoppio di parola acerba
percuote gli empi, e l’imo Erebo introna. E quegli al lor desir s’alzano e vanno;
e questi, ahi! questi da immutabil sorte
traboccan vòlti ne l’estremo danno. Riserra intanto eternitá le porte
ai regni della gioia e dell’affanno.
Gran dí, suonami al cor, fino alla morte.