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Poesie varie (Pascoli)/Piccolo vangelo/Sconforto

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SCONFORTO



Gesù: — Per le città, per le castella
andava lungo il limpido Giordano,
3predicando la sua buona novella.

E cui sul capo Egli imponea la mano,
e cui diceva la sua parola vera,
6cieco, ossesso, lebbroso, ecco era sano.

Ed il dolore al suo passar non era
più. Ma gran pianto era al suo lento arrivo!
9Moveva a l’alba e si fermava a sera.

A sera stanco il figlio del Dio vivo,
come lavoratore, era, ma pago;
12e s’assideva al tronco d’un olivo,

guardando al cielo. E subito il suo vago
occhio abbassava, ch’e’ s’udiva intorno
15come l’immenso mormorio d’un lago.

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Ecco, e vedeva, al fine del suo giorno,
turbe infinite sotto il ciel vermiglio,
18ch’attendean sua venuta o suo ritorno.

E giacevan nei solchi, sopra il ciglio
dei fossi, per le vie, pecore sparse
21senza pastore. E tu gemevi, o figlio

di Dio: troppa è la messe e l’opre scarse!