Quando Matilde al suo sepolcro accanto
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XX.1
Quando Matilde al suo sepolcro accanto
La mesta d’Innocenzio urna scoprìo:
Ahimè il buon Padre (e interrompea col pianto
Gli accenti) ahimè, dicea, ch’egli morìo!
5Or chi l’Impero e chi la gloria e il vanto,
Sì ben custodirà del dono mio?
E in qual parte del Cielo eccelsa tanto
N’andò, ch’in Ciel nè meno or lo vegg’io?
Così dicea la regal Donna, e il duolo
10Crescea mirando l’urna umile, incolta,
Benchè superba del gran nome solo.
Non lungi era la Fama, e disse: ascolta:
Non ti lagnar: vive Innocenzio, e solo
La pompa di se stesso ha qui sepolta.
Note
- ↑ Pel modestissimo sepolcro, che Innocenzio XII pose a sè stesso dirimpetto al sontuoso monumento della Contessa Matilde in Vaticano.