Quando nel cielo io rimirar solea

Da Wikisource.
Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Sonetti Letteratura Quando nel cielo io rimirar solea Intestazione 12 maggio 2023 75% Da definire

Queste mie labbra, e questa lingua appena Questo gentil, che con leggiadri canti
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
[p. 182 modifica]

XIII

Quando nel cielo io rimirar solea
     Nube a’ raggi del Sol vaga indorarsi,
     E quando tra bei fior sull’erba sparsi
     4Cristallo di ruscel girne vedea;
Quando sotto aura, che gentil correa,
     Scorgeva il sen del mar tutto incresparsi,
     E rotta sull’arena argento farsi
     8L’onda, che di Zaffir dianzi splendea;
Allor fiso attendea, siccome attende
     Uom, che per acquetarne alta vaghezza
     11Meravigliose viste a guardar prende.
Or non così; che la mia lace avvezza
     A tenebrosi panni, e fosche bende
     14Omai non sa prezzar altra bellezza.