Queste mie labbra, e questa lingua appena
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XII
AL SIG. GIACOMO CORSI.
Queste mie labbra, e questa lingua appena
Del tuo caro licor, Corsi, bagnai,
Che posto in fuga, e dato bando a’ guai
4La scura fronte mi tornò serena.
Corsemi un caldo poi di vena in vena
Qual ne’ freschi anni in gioventù provai,
Sicchè membrando d’un bel guardo i rai
8Fui quasi pronto all’amorosa pena.
E se di Pindo a’ gioghi affretto il corso,
Via più, che del Permesso, alma Verdea,
11Io mi rinfranco d’un tuo nobil sorso:
Gli spirti avviva, il cuor stanco ricrea:
A’ languidi pensier porgi soccorso,
14Ch’io non dispero al fin fronda Febea.