Que' fieri lacci, onde il mio cuore avvolsi
![]() |
Questo testo è stato riletto e controllato. | ![]() |
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a5/Nuvola_apps_bookcase.svg/20px-Nuvola_apps_bookcase.svg.png)
IV
Que' fieri lacci, onde il mio cuore avvolsi
Quando nella prigion sì lieto entrai,
Tanto con la Ragion feroce oprai,
Che per man dello sdegno alfin disciolsi.
5Ma appena indietro a rimirar mi volsi
Gl’infranti nodi ed i fuggiti guai,
Che a mio dispetto ancora io sospirai,
Ed or di sua vittoria il cor già duolsi.
Qual’infelice augel, che in gabbia adorna
10Trasse i lunghi suoi dì, s’avvien che n’esca,
All’antica prigion da se ritorna.
Tal’ io nel carcer, che sì dolce ha l’esca,
Ritornerò, s’altri non mi frastorna;
Così già par, che libertà m’incresca.