Regole, ordini, statuti, transazioni e convenzioni della Giurisdizione e Communità di Segonzano/ORDINE: Della confirmazione dell'Vicario, col giuramento, che se gli debba dare in questi sette Capitoli seguenti, secondo che fù fatto l'anno 1584

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ORDINE: Della confirmazione dell'Vicario, col giuramento, che se gli debba dare in questi sette Capitoli seguenti, secondo che fù fatto l'anno 1584

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ORDINE: Della confirmazione dell'Vicario, col giuramento, che se gli debba dare in questi sette Capitoli seguenti, secondo che fù fatto l'anno 1584
ORDINE: Per elettione del Vicario di Segonzano, presentazione, e confermazione sua. ORDINE: Quando il Vicario ordinariamente debbe tenir raggione, et in che modo spediente giudicar le cause minore.
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ORDINE


Della confirmazione dell'Vicario, col giuramento, che se gli debba dare in questi sette Capitoli seguenti, secondo che fù fatto l'anno 1584. in castello di Segonzano, siccome segue Notato dall' Egregio Misser Gasparo Coret Notaro di Cembra, e Cancelliere di Segonzano, in questa forma.


C
Apitoli, quali hà da osservare per suo giuramento corporalmente il Vicario elletto dalla Communità di Segonzano, e Confirmato per gli Illustri Signori Patroni della Giurisdizione di Segonzano, V. ser Nicolò q. Federico di Petri delli Villoti de Stedro, avanti all'Illustre Signor Justiniano Prato Signor di Segonzano, qual a giurato nelle mani delli Ss. Illustre.
Primo, che detto Misser Vicario debbi giurar di conservare tutte le raggioni, consuetudini, e buone usanze, ed ordini de SS. Illustre, tanto [p. 44 modifica]
le passate, quanto le presenti, e le future.
Secondo. Item che sentendo a dir qualche male, over a far qualche cosa, che fusse in pregiudizio de SS. Illustre, overo della sua Giurisdizione, che esso Vicario sia tenuto con tutto il suo saper, e poder diffender l'onor, e le raggioni, tanto di SS. Illustre, quanto della sua Giurisditione, e quando col suo poter, e saper non potesse difender come di sopra, che sia tenuto denonciarlo, e farlo sapere a SS. Illustre overo al Luogotenente, e Capitanio nel d. Castello.
Terzo. Item che al tempo della Santissima Trinità, e di San Bortolamio, quando si cellebrano le feste, secondo la consuetudine del loco nella Giurisdizione di Segonzano, e che si fá, e publica proclame, e cride d'ordine delli predetti Illustri Signori Patroni, over del loro Capitanio, e Luogotenente, e qualunque contrafarà a dette cride, ò malfattori, che in quel caso detto Misser Vicario debbi convocare appresso di se l'officiale, ed altre persone di detta Giurisditione di Segonzano facendo prigione tal delinquente, ò delinquenti conducendogli nelle forze, e prigioni del Castello.
Quarto. Item che fedelmente, e realmente a tutto suo potere procuri, che la Giurisditione, e suo Vicariato di Segonzano predetto, e persone in essa abitanti di bene, e giustamente governare, e mantenire le raggioni beni, possessi, onori, confini della Giurisditione di essi Illustri [p. 45 modifica]
Signori insieme con li ordini, ed antiche buone usanze, non permettendo siano sminuiti, e che l'aminstrará Giustizia a qualunque persone, che la ricercaranno, e domandaranno secondo le leggi, raggioni, statuti, ed ordini de SS. Illustre.
Quinto. Item che le inimicitie, discordie, malevolentie, persecutioni dove lui saprà accordarà amichevolmente, e destramente quietarà a tutta sua possanza, e come officio del buon Giudice troncarà, ed abbrevierà le litti, quanto più gli sarà possibile.
Sesto. Item usarà ogni diligenza in tenere netta detta Giurisditione da omicidiarij, banditi, assassini, ladri, e di qualunque altra sorte di huomeni tristi, facinorosi di mal' affare, e di mala vita, e vagabondi. Diligentemente, e fedelmente cercarà, e farà cercare dalli Saltari, ed altre persone d'essa Giurisditone a tutta sua possanza, conducendoli nelle forzi del Castello, acciò siano puniti secondo li loro delitti, e demeriti.
Settimo. Item che s'occorrerà rumori, ò questioni con spargimento di sangue ò minacciano qualche scandalo di gran danno ad alcuno, overo parole ingiuriose, per le quali se potesse sospetare di nascere maggior pericolo, che detto misser Vicario sia tenuto subito darne raguaglio, over farlo denunciare per altri a SS. Illustre, over al loro Capitanio, ò Logotenente, accio tal delinquente possi venir castigato secondo la qualità, e gravezza del delitto. [p. 46 modifica]
E questi Capitoli siano da esser osservati, e mandati in esecutione per esso Misser Vicario, mentre che perseverarà nel suo officio, quale sia a beneplacito delli predetti Illustri Signori di confirmarlo, ò removerlo come apparerà a SS. Illustre, alle quali reservato sia raggione di poter ascoltar, e differire in caso d'appellatione alcuna, intendendo sempre in Civile, non altramente, dandoli libertà, et autoritade SS. Illustre di poter udire qualunque differenza, che li occorerá di finire, sentire, intendere, e terminare civilmente per amichevol concordio, ò sentenza diffinitiva etc. pro ut etc.
Adi Sabato 10. del Mese di Marzo 1584. Ind. xij. nel Castello di Segonzano nella stuva grande di S. presente il Reverendo Misser Prè Gio: di Barbi Pievano di Cembra, del Nob. Misser Gasper di Coret in Cembra, e del Nob. Misser Giuseppe suo figliuolo Capitanio in detto Segonzano, Egregio Misser Giovanni Fantini Not. di Cimego, ed agente del Molt'Illustre Sig. Giustiniano Bortolamio de Colou di Cembra, Dominico fig. Clemente di Nardini de Fauro, e Francesco Nott officiale in detta Giurisditione, tutti testimonij giurati, e specialmente pregati.

Io Gasper de Coret Not. etc.