Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto LVIII
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Sonetto LVIII
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SONETTO LVIII
S’io piena con Zacheo d’intenso affetto
Per mirar quel gran Sol, ch’a noi fa giorno,
M’alzassi tanto che le turbe intorno
Non fesser ombra al mio basso intelletto,
Sperar potrei che questo indegno petto
Li fosse albergo, e ’n quel breve soggiorno
Si mi scaldasse il Suo bel lume adorno
Ch’io gustassi altro che mondan diletto;
E che, poi, lieta, umil, nel gran convito
Gli appresentassi una candida fede
Per mensa, e poi per cibo l’alma e ’l core,
Tal ch’Ei vèr me dicesse: «Ornai sbandito
Fia da te il vizio, e larga ampia mercede
Serberà il Ciel al tuo verace amore».