Rime (Cavalcanti)/Le Rime di Guido Cavalcanti/Le rime di epoca incerta/Veggio ne gli occhi de la donna mia
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Ballata.
Veggio ne gli occhi de la donna mia
un lume pien di spiriti d’amore
che porta uno piacer novo nel core
sì, che vi desta d’allegrezza vita.
Cosa m’avien quand’i’ le son presente
ch’i’ no la posso a lo ’ntelletto dire:
veder mi par de la sua labbia uscire
una sì bella donna, che la mente
comprender no la può; che ’nmantenente
ne nasce un’altra di bellezza nova,
da la qual par ch’una stella si mova
e dica: — la salute tua è apparita. —
Là dove questa bella donna appare
s’ode una voce che le ven davanti,
e par che d’umiltà ’l su’ nome canti
sì dolcemente, che s’i’ ’l vo’ contare
sento che ’l su’ valor mi fa tremare.
E movonsi ne l’anima sospiri
che dicon: — guarda, se tu costei miri
vedrai la sua vertù nel ciel salita. —
Ca unico primario e discendenti dei vari gruppi secondari ad esso.