Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto LXVII
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Sonetto LXVII
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SONETTO LXVII
T
alor l’umana mente alzata a volo Con l’ali de la speme e della fede
(Mercè di Lui, che ’l fa) sotto si vede
L’aere e la terra; e l’uno e l’altro polo.4
Poi sormontando e questo, e quello stuolo
Degli angeli abbandona; perchè crede
Esser di Dio figliuola, e vera erede;
Onde vola a parlargli a solo a solo.8
Egli pietoso non risguarda il merto,
Nè l’indegna natura, e solo scorge
L’amor, ch’a tanto ardir l’accende e sprona.11
Talchè i secreti suoi nel lato aperto
Le mostra, e la piagata man le porge
Soavemente, e poi seco ragiona.14