Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto LXXVIII
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Sonetto LXXVIII
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SONETTO LXXVIII
Se per serbar la notte il vivo ardore
Dei carboni da noi la sera accensi
Nel legno incenerito arso conviensi
Coprirli, sì che non si mostrin fore,
Quanto più si conviene a tutte l’ore
Chiuder in modo d’ogn’intorno i sensi,
Che sian ministri a serbar vivi e intensi
I bei spirti divini entro nel core?
Se s’apre in questa fredda notte oscura
Per noi la porta a l’inimico vento
Le scintille del cor dureran poco;
Ordinar ne convien con sottil cura
Il senso, onde non sia da l’alma spento,
Per le insidie di fuor, l’interno foco.