Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto LXXIX

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SONETTO LXXIX


Veggio in croce il Signor nudo e disteso,
   Coi piedi e man chiodate, e ’l dextro lato
   Aperto, e ’l capo sol di spine ornato,
   E da vii gente d’ogni parte offeso,
Avendo su le spalle il grave peso
   De le colpe del mondo, e ’n tale stato
   La morte e l’aversario stuolo irato
   Vincer solo col cor d’amor acceso.
Pazienza, umiltà, vero obidire
   Con l’altre alme virtù furon le stelle
   Ch’ornaro il sol de la Sua caritade,
Onde ne l’aspra pugna e questa e quelle
   Fecer più chiara doppo ’l bel morire
   La gloria de l’eterna Sua bontade.