Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto X
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SONETTO X
Siego ver voi, Signore, indarno l’ ale,
Prima che ’l vostro caldo interno vento
M’ apra l’ aria d’ intorno, qualor sento
Vincer da nuovo ardor l’ antico male.
Che giunga all’ infinito opra mortale,
Vostro dono è, però che in un momento
La può far degna; ch’ io da me pavento
Di cader col pensier, quand’ ei più sale.
Bramo quel raggio, di che ’l ciel s’ alluma,
Che scaccia dense nebbie; e quella accesa
Secreta fiamma, ch’ ogni giel consuma:
Perchè poi lieve al caldo, ed alla bruma,
Tutta al divino onor l’ anima intesa,
Si mova al volo altero in altra piuma.
SONETTO XI
Ogni elemento testimon ne vende
Della prima cagione; e che superna
Virtù ne vegge, acciò che l’ uom discerna,
Che ’l valor di là su tutto comprende.
Quì solo mira il saggio, e non s’ accende
Al vero ardor con la sua parte interna;
Ma sol l’ infiamma quella umile eterna
Pietà, che ’n croce sol se stessa offende.
Questa può far prigion l’ alto intelletto,
Legar l’ altera voglia, e questa insieme
Discioglie i nodi a ciascuna alma intorno;
Questa ogni van desio sgombra del petto,
E lo riempie di verace speme,
Che gli promette un sempiterno giorno.