Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto XVI
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Sonetto XVI
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SONETTO XVII
Quando quell’ empio tradimento aperse
Gesù contra se ordito al caro amato
Discepol, che in sembiante sì turbato,
Tacendo, quasi agli altri il discoverse;
Per me’ celarlo il bel grembo gli offerse;
Ma pria che fusse il duolo oltrapassato
Dal core, e ’l viso avesse anco bagnato,
Il sonne chiuse gli occhi, e ’l duol coverse.
Ond’ ei cadde nel dolce letto, e volo
Non fece augel giammai tant alto, quanto
Volò, cadendo, allor l’ Aquila altera.
Alzata al cielo, ivi di sfera in sfera
Le stelle tutte, e l’ uno e l’ altro polo
Vide. O riposo glorioso e santo!