Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto CVI
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Sonetto CVI
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SONETTO CVI
D
i vaga Primavera i più bei fiori; Di rare gemme il più ricco tesoro;
Delle pregiate vene il più fin oro
Perdono col bel volto i proprj onori. 4
Che al chiaro lampeggiar di quei colori,
Par di celeste man l’alto lavoro,
Là dove gravità, e l’umil decoro
Empion gli uomini, e i Dei d’intensi ardori. 8
Io miser, che mirarla osai per farmi
Immortal col morir, l’audace impresa,
Nè più grave martir toglie il timore, 11
Nè posso, o voglio di speranza aitarmi,
Anzi ognor giungo foco all’alma accesa,
Che bel fin fa, chi bene amando more. 14