Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto XXIX
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Sonetto XXIX
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SONETTO XXIX
Le meraviglie, che tra noi comparte
Il Cielo, allor che con benigni aspetti
Suoi lumi accende a produr tali effetti,
Che ’l poter suo maggior ne mostri in parte,
D’ intorno lampeggiar chiare consparte
Al mio Sole vid’ io; Voi spirti eletti,
Ch’ adornate sì rari alti concetti,
Onorate di lui le vostre carte.
E fuora d’ ogni oggetto i sacri inchiostri,
E dal lume divin più larga vita
Avranno i bei felici studj vostri.
Se breve caldo qui, beltà finita
Vi sprona tanto or; dagli eterni chiostri
Quanto accender vi dè luce infinita?