CLXII. Quel mio stesso Frontin, ch'io già vantai
../CLXI. Chi 'l disse mai che nell'assenza ria
../CLXIII. Si disse io 'l seppi e dirsi anco dovea
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12 gennaio 2022
100%
Da definire
<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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Rime varie - CLXII. Quel mio stesso Frontin, ch'io già vantai Vittorio AlfieriAlfieri - Rime varie (1903).djvu
CLXII. Quel mio stesso Frontin, ch'io già vantai
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Quel mio stesso Frontin, ch’io già vantai,
«Che vi porria ogni padre il proprio figlio»;
Or con suoi tristi modi in tal periglio
Posto m’ha, ch’io credei nol narrar mai.
Ma in ciò (come in tutt’altro) il dir ch’io errai,
Già non mi grava di vergogna il ciglio;
Anzi più sempre stimo alto consiglio
Non dir d’altrui ciò che di te mal sai.
Frontin, già casto e mansüeto affatto,
Perchè un po’ lo sgridai de’ bassi amori,
Fellon, rabbioso, traditor si è fatto:
E mi si avventa; e in sua favella: muori:
Grida; e co’ morsi infra i suoi piè mi ha tratto. —
Quasi, ch’io fui d’ogni mia angoscia fuori.
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