Rime varie (Alfieri, 1912)/CVII. Contro la lentezza dei vetturini tedeschi

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CVII. Contro la lentezza dei vetturini tedeschi

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CVII. Contro la lentezza dei vetturini tedeschi
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CVII [cxlv].1

Contro la lentezza dei vetturini tedeschi.

Oh qual mi rode e mi consuma e strugge
Inutil rabbia, ch’esalar2 non posso!
Da tanti dí già corro, e non son mosso;
4 Mercé la gente, che parlando mugge.3
Un trotto pié-di-piombo, che mi strugge
E vuota ogni midolla infino all’osso;
Ecco quai vanni a me il Tedesco grosso4
8 Or presta; ond’io rimango, e il tempo fugge.
Ben l’alato pensier verso il mio bene
Su le ratte d’amor fervide penne
11 Innanzi vola, indi a spronarmi viene:

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Ma invan: sue tarde elefantesche brenne5
Il guidator piú tardo anco trattiene. —
14 Amante mai per queste vie non venne.


Note

  1. Nel ms.: «15 settembre, tra Pfirt e Hünedingen».
  2. 2. Esalare, sfogare.
  3. 4. I Tedeschi: vegg. quanto abbiamo scritto su questo argomento, annotando il son. Deh, che non è tutta Toscana il mondo.
  4. 7. Grosso, di mente e di corpo.
  5. 12. Diconsi brenne i cavalli malandati, pieni di guidaleschi.