Rime varie (Alfieri, 1912)/CXCI. Non servì, scrivendo, che alla Verità

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CXCI. Non servì, scrivendo, che alla Verità

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CXCI. Non servì, scrivendo, che alla Verità
CXC. Alla Signora Teresa Mocenni, in morte del cavaliere Mario Bianchi CXCII. Offre ad Asti i suoi libri

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CXCI.1

Non serví, scrivendo, che alla Verità.

Io ’l giurerò morendo, unica norma
Sempre esser stato il core2 al compor mio,

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Cui mai servil menzogna non deforma,
4 Né doppio scopo, o pueril desío.
Rapida innanzi passami la torma3
De’ molti scritti, in cui sbagliai fors’io;
Ma da ignoranza il loro errar s’informa4
8 Non da malizia; e testimon n’è Iddio.
Muto e sepolto il mio nome si giaccia,
Pria di quest’ossa annichilato in tomba,
11 S’io non cercai del vero ognor la traccia.
Cigno, non l’oso io dir, bensí colomba
Dovrà nomarmi (ove di me non taccia)
14 Quella ch’eterna l’uom coll’aurea tromba.5


Note

  1. Questo son. non ha data nel ms., ma credo debba riferirsi al 1796.
  2. 2. Il core: l’amore della verità, della patria, l’odio alla tirannide, e simili.
  3. 5. La torma, la lunga schiera.
  4. 7. S’informa, dipende.
  5. 14. Perifrasi ad indicare la fama: il Leopardi, nella canzone Ad Angelo Mai, dice dell’A.:
    Disdegnando e fremendo, immacolata
    Trasse la vita intera....