Ristretto della Valsugana/Premessa

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Premessa

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Dedica Ristretto della Valsugana
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BENIGNO

LETTORE


NN
ON si può negare che il nostro Secolo non sia inalzato, e dedicato all'immortalità della Dea delle buone lettere, per essere la lingua de Moderni divenuta così faconda, e sublime, che gareggia con la dottrina degl'Antichi con sicurezza di superargli, à guisa di pitture di Timante, che in angusta tella racchiudendo Soggetto immenso, lasciano più l'intelletto, che il senso, più il giudicio, che l'occhio occupato. La mia pena ancorché della loro tutta inferiore, e frà l'altre la più minima, perchè non è di qualità d'Aquila, nè di Fenice, meno della loro tempra, si pose nelle hore di recreatione a far un'Estratto Historico in forma di Cronologia continente la Creatione, et vita de Sommi Pontefici, et Imperatori Romani, e dei Rè Longobardi; con le revolutioni dell'Italia, et Lombardia; Le Guerre Navali, e le cose più notabili occorse sino à tempi nostri; et in fine gl'Inventori delle Scienze, et Arti, con l'origine delle Sacre Religioni, e de Cavalieri; [p. 8 modifica]
hà si la sua forma, mà la sua luce è distornata da vari accidenti; frà tanto il commandamento di chi mi può obligare, fà comparire della mia Patria il presente Ristretto; cosi obedendo in lingua natia l'hò redotto. Non stupire, perchè alla sua ogn'uno è obligato; spiacemi non haver ciò, che vorrei; Sò, che la buona volontà il tutto condisse. Et tu, che conosci l'Historia esser tromba dell'antichità, vita della memoria, prova del tempo, et norma della Posterità; aggradisci il puoco per il molto, che vorrei; e se questo mio debil delineamento non è come desideri; ò esser doverebbe, attribuisci alla mia contraria fatalità, et insieme incolpa il tempo, come divorator del tutto, che non permette possi dimostrar tutto ciò che bramai; e compatendomi, farai campeggiar la tua natural gentilezza, mentre con candido affetto l'accettarai come io lo porgo; e con l'intimo del mio cuore prego il Cielo sempre à felicitarti.