Saggio di rime devote e morali/Ben posso dir che al nascer mio splendea
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Ben posso dir che al nascer mio splendea
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BEn posso dir che al nascer mio splendea
Astro funesto, e a me nimico assai,
Da cui certo sperar non si potea
4Giorni felici, e di goder giammai;
Se non che quando penso all’alma rea
Delle colpe onde il ciel, lassa! oltraggiai,
Allor confesso che non conoscea
8La verace cagion di tutti i guai.
E mutando discorso io dico: intanto
Per quelle mi convien pene, e disastri
11Togliere in pace, e sì far Dio placato.
Presso lui molto puote un vero pianto,
E non già l’accusar le stelle, e gli astri,
14Che influsso già non han nel mio peccato.