Saggio di rime devote e morali/Costei, che un dì pel vaneggiar suo folle
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Costei, che un dì pel vaneggiar suo folle
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COstei, che un dì pel vaneggiar suo folle
Cotanto nota in Solima si rese,
Del Maestro Divin tosto che intese
4L’opere sante, lui seguir ne volle.
E in rigido cambiando il viver molle,
Pensò a placarlo delle andate offese;
Pensollo, e in guisa ad eseguirlo attese,
8Che fe’ sue caste intenzion satolle.
Perchè sì cara al Nazaren divenne,
Ch’esser distinta fra gli eletti suoi
11Ebbe l’onor, ebbe la gloria, e il vanto.
Sclami però chi ad imitar lei venne
Pria nel fallir, e nel pentirsi poi,
14O gran poter d’un efficace pianto!