<dc:title> Saggio di rime devote e morali </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Marianne Santini</dc:creator><dc:date>1788</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Saggio di rime.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Saggio_di_rime_devote_e_morali/Dunque_tra_figli_dell%27incauto_Adamo&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20130712223313</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Saggio_di_rime_devote_e_morali/Dunque_tra_figli_dell%27incauto_Adamo&oldid=-20130712223313
Saggio di rime devote e morali - Dunque tra figli dell'incauto Adamo Marianne SantiniSaggio di rime.djvu
DUnque tra figli dell’incauto Adamo
Tu figlio, e serbi te puro, e innocente?
E benchè germe di sì infausto ramo, 4Non temi della colpa il fiero dente?
Nascesti pur come anco noi nasciamo
Colla divisa del primier parente:
Nemici avesti come noi quì abbiamo 8E mondo, e carne, e l’infernal serpente:
Ma addita a noi come n’arrechi teco
Il raro dono, il così bello onore 11Battesimal da te non guasto mai?
In terra Angelo fosti, ed or t’han seco
Gli Angeli in cielo, e a lor sommo stupore, 14Giacchè invidia non puote in lor, ne dai.