<dc:title> Saggio di rime devote e morali </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Marianne Santini</dc:creator><dc:date>1788</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Saggio di rime.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Saggio_di_rime_devote_e_morali/Cristo_Signor,_per_quel_che_un_d%C3%AC_spargesti&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20130712213256</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Saggio_di_rime_devote_e_morali/Cristo_Signor,_per_quel_che_un_d%C3%AC_spargesti&oldid=-20130712213256
Saggio di rime devote e morali - Cristo Signor, per quel che un dì spargesti Marianne SantiniSaggio di rime.djvu
CRisto Signor, per quel che un dì spargesti
Sangue nel Tempio pria, quindi sul Monte,
Pel diadema di spine, cui la fronte 4Cinger fra duri scherni ti vedesti;
Per la Croce, e per l’altre che volesti
Pene soffrir, e gravi oltraggi, ed onte;
Per la tua Madre che di grazie è fonte, 8E a cui nulla negar unqua sapesti:
Non lasciar di esaudir nostra preghiera.
E tu, Vergin, ricorda a lui quel seno, 11Ove Bambino d’abitar gli piacque.
Togli, togli da noi le macchie nere
Dell’atra colpa, e a noi fa dolci sieno 14Que’ strazj, come a lui, pe’ quali nacque.