Al benevolo lettore
../Al malevolo lettore
../Prologo. Il cavalier servente veterano
IncludiIntestazione
9 dicembre 2020
100%
Da definire
<dc:title> Satire </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1777-1798</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation>Indice:Gli epigrammi le satire, il Misogallo di Vittorio Alfieri (1903).djvu</dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Satire_(Alfieri,_1903)/Al_benevolo_lettore&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20210211120150</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Satire_(Alfieri,_1903)/Al_benevolo_lettore&oldid=-
20210211120150
Satire - Al benevolo lettore Vittorio AlfieriGli epigrammi le satire, il Misogallo di Vittorio Alfieri (1903).djvu
[p. 41 modifica]
Forse potria parer laudevol cosa,
Le pazzie le laidezze i vizj umani
Dissimular con penna peritosa,
Poichè medici noi non siam pur sani:
Ma un’indomabil ira generosa,
(Sieno i suoi feri dardi utili o vani)
Non può frenarli, tanto l’alma è rosa;
«E va nojando i prossimi e i lontani.»
Quindi, o tu ch’or benevolo qui leggi,
Me non biasmar; ch’egli è mio solo scopo
Dar, più che agli altri, a me, del retto leggi.
I rei mordendo a lungo giuoco, è d’uopo
Che l’oprare al gridar conforme echeggi. —
Pria le Satire giudica, me dopo.
|