Se il seguir sempre in faticosa impresa
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II
Se il seguir sempre in faticosa impresa
L’arme tue vaghe ovunque volga il passo,
Se comparirà innanzi afflitto e lasso,
Qual uom, che a se medesimo incresce, e pesa;
5Se de’ begl’occhi tuoi la fiamma accesa
Mirar con guardo riverente e basso,
E spesso altrui parer cangiato in sasso,
Tal’è il diletto, di cui l’alma è presa:
Se ciò non basta, perch’alfin t’avveda
10Delle ferite mie, nè de i legami,
Onde pur troppo Amor femmi tua preda:
Dimmi, o Fera crudel, che pensi, o brami?
Che far degg’io, perchè il mio mal tu veda?
Ma, che far dovrò poi, perchè tu m’ami?