Sermoni (Chiabrera)/IX

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AL SIG. GIO. FRANCESCO GERI

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AL SIG. GIO. FRANCESCO GERI
VIII X
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IX

AL SIG. GIO. FRANCESCO GERI

     Geri, che fassi a’ Marmi? Io son ben certo,
Che non può peregrin ritrovar piazza
Ove si provi più gentil sollazzo.
Quivi passeggia Nobiltà fiorita,
5Croci vermiglie, croci bianche, e quando
Son per le fiere nel Mercato Nuovo
Forniti i cambj, si rauna allora
Pur quivi tutto il fior de’ cittadini;
E chi squaderna del corrier di Francia
10Lettere fresche, e fa che senta ognuno
Ciò che dice Lion, ciò che Parigi.
Chi parlamenta de’ Paesi Bassi,
Che Olanda s’arma, e che con esso loro
Uscirà d’Inghilterra alcun Milorte,
15E metteransi in busca delle flotte.
Nanni discorre intorno alla vendemmia:
Senz’alcun dubbio imbotterassi male,
Chè li scirocchi han danneggiato l’uva:
Buon consiglio sarà bere all’arpione.
20Bindo rivela ch’jeri alla Campana
Discese ad alloggiar dama spagnuola,
Bella, se mai ne fu; spagnuola, e basta.
Ma se t’incresce dar l’orecchio a ciance,
Non ti vengono men cose leggiadre.
25Vuoi tu Pittura? incontrerai Bronzino:
Musica forse? udrai parlare il Peri;
E troverassi chi terrà sermone
De’ sublimi pensier del Galilei:
Quei nuovi cieli, ove fra stelle eterne
30De’ gran Medici nostri è posto il nome,
Nome possente a crescer pregio agli astri.
Nobil diporto! solamente un risco
Spesso quivi s’incontra, ed è mortale.
Vuolsi pregar, che non ti venga addosso,
35E non ti dia battaglia alcun poeta:
Misericordia, che travaglio è questo?
Starai godendo, o degli affari tuoi
Tratterai con gli amici attentamente;
Ed ecco si disfila alla tua volta
40Un di questi assassini, e non ti dice
Il sudicio buon di, nè buona sera;
Ma ti si pianta innanzi, e poi t’investe:
Udite un Madrigale, il quale uscito
Emmi non infelice dalla penna:
45Il Petrarca è divin, non vo’ negarlo,
Ma tuttavolta E così detto intuona.
Indi dal Madrigal sale al Sonetto,
E dal Sonetto ascende alla Canzone,
E per arroto egli di passo in passo
50La chiosa, la postilla, la comenta;
E se non badi, egli ti dà frugoni.
O belle Ninfe del Parnaso, o Muse,
Oggi son così fatti i vostri Cigni?
Ma, Geri, se tu scorgi anco da lunge
55Un di questi nojosi calabroni,
Spulezza via, metti le piume e fuggi.