Storia della geografia e delle scoperte geografiche (parte seconda)/Capitolo IV/Haitho di Armenia

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Haitho di Armenia

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[p. 90 modifica]27. Haitho di Armenia. — Contemporaneamente al mo[p. 91 modifica]naco francescano, del cui memorabile viaggio ci siamo occupati nel paragrafo precedente, il principe Haitho, figlio primogenito di Leone II re di Armenia, compieva un viaggio da questo paese alla città di Karakorum, nello scopo di ottenere da Mangu Khan, sovrano dei Mongoli, una diminuzione del tributo imposto dai conquistatori sul suo paese. Di questo viaggio, che durò otto mesi (dal 1° novembre 1254 al luglio del 1255), si ha una minuta relazione scritta dal monaco Haitho di Gorigos parente del viaggiatore, la quale, tradotta nel 1308 in lingua latina per ordine del Sommo Pontefice, contribuì non poco a far conoscere in Europa le contrade dell’Asia centrale ed orientale.

L’impero del Catai, dice Haitho, è uno dei più estesi, opulenti e popolosi del mondo, ed è interamente situato sulle rive del mare. Gli abitanti hanno una grande idea della loro superiorità fisica ed intellettuale, la qual cosa essi esprimono con dire che di tutti i popoli della Terra essi soli hanno due occhi; ai Latini ne concedono uno e riguardano le altre nazioni come cieche. Ad occidente del Catai si estende l’impero di Tarsa, diviso in tre provincie: gli abitanti si chiamano Juguri od Uiguri, e sono divisi in molte tribù, dieci delle quali professano il Cristianesimo, e le altre sono idolatre. A settentrione dell’impero dei Tarsa è un vastissimo deserto; a mezzogiorno trovasi il paese di Sym il quale è ricco di diamanti e confina dall’un lato coll’India, dall’altro col Catai. Ad occidente dello stesso paese di Tarsa si estende il Turchestan, paese abbondante di pascoli ma povero di città, popolato da famiglie quasi tutte maomettane. Adiacente al Turchestan è il paese che Haitho chiama Corasmina o Khovaresmia.

Al di là del Catai (cioè ad oriente) non si trovano più uomini, poichè esso è alla estremità del mondo. A mezzogiorno della stessa contrada si innalzano isole in così gran numero, che nessuno ha mai potuto visitarle tutte.

Notiamo in fine, tra i luoghi toccati da Haitho nel suo viaggio di ritorno in Armenia: Berbalik (Barkul); Bischbalik (Urumtsi, sul fianco settentrionale dei Monti Celesti); Ilibalik [p. 92 modifica](probabilmente Almalik od Armalecco); Talas; Otrar; Samarcanda; Bochara; Serachs e Tebriz.