Studi storici sul centro di Firenze/Saggio di storia di alcuni edifizi del centro di Firenze/Piazza di S. Miniato fra le Torri

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Piazza di S. Miniato fra le Torri, n.° 2.

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Piazza di S. Miniato fra le Torri, n.° 2.


Una casa di tre piani attualmente di proprietà del cav. Andrea Baldini, con stalla e magazzino appartenente a Bartolini Gustavo del fu Carlo.

Nel cav. Andrea Baldini passò il 17 settembre 1869 dall’Arcispedale di S. M. Nuova in conto del quale vegliava anche all’attivazione del Catasto del 1832 essendogli pervenuta, per atto del 7 settembre 1819, da Gio. Batta Bertelli in cui era passata dal Conservatorio di S. Margherita di Lucignano per soppressione del Monastero di S. Verdiana come dall’Arroto del 1788, n.° 390.

Alle Decime del 1776 si trova impostata in conto del Monastero e monache di S. Verdiana1. Quart. S. Croce Gonf. Bue «una casa con bottega posta nel popolo di S. Miniato fra le torre in su la Piazza del Re» e fu loro consegnata dal cav. Anton Filippo Salvetti con atto del 16 giugno del 1667 per dote delle sue sorelle Caterina e Aloisa monache in detto Monastero.

Nel cav. Anton Filippo di Francesco di Antonio Salvetti del Gonf. Ferza, era pervenuta detta casa e bottega per la morte di suo padre Francesco, avvenuta sotto di 6 ottobre 1629 e nel predetto Francesco si trovano tali beni posti in conto nell’Arroto 1596, n.° 86, Quart. S. Spirito «per essergli stati relassati da m.a Cornelia sua madre sotto la tutela della quale è stato fino a ora (1596)».

Nell'Arroto 1572, Quart. S. Spirito, n.° 44, si trova una «casa co bottega sotto auso di lana i su la Piazza del Re» [p. 92 modifica]mentre dalla filza 1572 — Giustificazioni di città n.° 109, 20 febbraio 1571 — si vede indicata in un chiasso vicino alla piazza de’ Pilli; ed è così descritta:

«Una apoteca ad usu artis lane posita i chiasso vicino platee de pillis ap.° plaseola mangani, 0/2 Geredii magu Rafaelis de pillis,0/3 Jacobi de burgo: 0/4 Andrea de’manganatoris etc.» .

E da notarsi la sconcordanza fra questi due atti eseguiti nel medesimo tempo circa la designazione della località in cui si trova indicata la casa. Dall’Arroto 1572 si trova, come già si è detto, in Piazza del Re fino alle consegne del 1776; e nella citata filza del 1572, «nel chiasso vicino alla Piazza de’ Pilli2 come per l’addietro è stato sempre detto».

Nel Campione del 1534, Quart. S. Spirito Gonf. Ferza, n.° 45 a 64 si trova la predetta casa e bottega impostata in conto di Antonio di Giuliano Salvetti il quale dichiara di averla comprata «Dantonio di giovanni gualandi speziale Gonf. Leon bianco, rog. ser. Bartolommeo da Santamaria impruneta, addi 5 di marzo 1516».

Nel Campione 1498 Quart. S. M. Novella, Gonf. Leon bianco, n.° 208 a 489 si trova che Giovanni di Antonio di Francesco Guardi dichiara:

«Una chasa chonperai permio abitare della dotta della donna mia dajacopo di lione depillj populo di Sanminiato i fralle torri co suo vocaboli e cofini ap.° via, 0/2- e 0/3 chiassolino a 0/4 detto jacopo di leone depillj per pregio e prezzo di f. 180 doro charta per mano di ser Machalle di ser Andrea Machalli sotto di 12 luglio 1490».

Di poi fui forzato arapigonalla pella trista vicinanza mera fatta dagiudei e battilani et apigonala aneretto di francescho neretti per f. 20 lano charta permano di ser Bartolommeo di ser nicholò da santamaria iprunetta sotto dì 10 dottobre 1493» [p. 93 modifica]Dal Campione del 1429, Quart. S. M. Novella, Gonf. Leon Rosso a 352 si rileva che la casa è impostata in «conto di Michele di Primerano de’ Pigli» nella quale dice: habito et colla mia famiglia et masserizie».

La bottega poi, gli appartiene per metà, come dichiara nella denunzia del catasto del 1427.

Una mezza botegha accomune per no divisa cho miei consorti posta fra pellicciai che dap.° via, 0/2 latorre depigli 0/3 la consorteria depilli laloggia depilli, tiella apigone marcho di giovanni pellicciaio e danne di pigone f. 7 che mene tocha f. 3 ½ di suggello».

L’altra bottega che troviamo oggi descritta come magazzino, di proprietà Bartolini, apparteneva per una quarta parte al predetto Michele de’ Pilli che dichiara di possedere «una quarta parte di bottegha per no divisa cho consorti miei la quale ealato alla detta bottegha disopra da pmo via0/2 la bottegha di sopra nominata, via0/3 bernardo ditomaso di soldo via0/4 la loggia depilli.

«La detta botegha e stata apigonata anni cinque perchè è caduto il tetto e stimola f. 25».


Note

  1. [p. 101 modifica]Monache Benedettine che stavano in via dell’Agnolo dov’è tuttora la loro chiesa.
  2. [p. 101 modifica]Una delle più celebri ed antiche famiglie di Firenze che Dante chiamava

    «Quei della colonna del Vajo»

    Ebbero Consoli nel primo governo di Firenze e poi 2 Gonfalonieri e 7 priori. Furono dei grandi ed alcuni di essi ghibellini. Ebbero palagi e torre in Porta Rossa, in Pellicceria; loggia sulla sua piazzetta ecc. Si estinsero nel 1708.