Studi storici sul centro di Firenze/Saggio di storia di alcuni edifizi del centro di Firenze/Via Calimara

Da Wikisource.
Via Calimara

../Piazza di S. Miniato fra le Torri, n.° 2. ../Via di Borghese IncludiIntestazione 8 giugno 2018 100% Da definire

Saggio di storia di alcuni edifizi del centro di Firenze - Piazza di S. Miniato fra le Torri, n.° 2. Saggio di storia di alcuni edifizi del centro di Firenze - Via di Borghese
[p. 94 modifica]

Via Calimara.


Palazzo dell'Arte della Lana1 — Nella Decima del 1776 si trova impostata all'Arte e Università della lana della città di Firenze descritta nel Gonf Carro del 17 14 ac 1 «un palagio posto nel popolo di S. Andrea dirimpetto a Or San Michele» confina a 1.°, 2.°, 3.° e 4.° via, il quale è per residenza ed abitazione dei Consoli ed Uffiziali di dett'arte.

«Un fondaco per uso di linaiolo sotto detto palazzo che confina a 1.°, 2.° via, 3.° dett'Arte, 4.° Giovanni Degli Alessandri».

Il casamento «o Palagio» senza il fondaco, che oggi sono due botteghe, in esecuzione dei «benigni rescritti di S.A.R. del 13 Settembre 1781» passò dalla Camera del Commercio, Arti e Manifatture alla quale era stato posto in conto per il motu proprio del 7 Marzo 1772, in conto della Religione dei Cavalieri di Santo Stefano. Una bottega che serviva in antico di residenza dell'arte della lana passò a Brunacci Marco di Gio. Batta per compra dalla detta Religione dei Cavalieri di S. Stefano, a cui era incorporato il patrimonio d'Or San Michele, come dal contratto del 24 Luglio 1782.

Dopo molti e diversi passaggi questa bottega trovasi di Dolfi Ernesto fu Giovanni per 6/9 e di Giannini Emma di Matteo per 3/9 come dal registro ac 14015.

Un'altra parte del casamento o Palagio, ossia altra bottega che pur serviva di antica residenza dell'arte della lana, trovasi al presente in conto di Guido del fu Giuseppe Rossi come dal registro ac 10416, dopo molti passaggi avvenuti [p. 95 modifica]dal 1° Luglio 1782, epoca in cui fu comprata da Giovanni di Giovanni di Rinaldo Baldi di Firenzuola, dalla Religione dei Cavalieri di Santo Stefano.

Al catasto del 1832 fu intestata la partita del casamento o Palagio in conto della Chiesa di San Michele in Orto ed oggi con voltura del 23 Marzo 1888 n.° 235 fu confermata nel conto medesimo.

Dal decimario universale dell’Arte della lana di Firenze, fatto l’anno 1493, Quart. S. Croce, Gonf. Carro Xa 1498 a 444. «apparte» si trova:

«N.° 1 . Un palagio posto nel popolo di S. Andrea rincontro a Or S. Michele che a p.° 0/2, 0/3 e 0/4 via, il quale è per residenza et habitazione de’ Consoli et Ufficiali di detta Arte descritti come à libri dell’anno 1534 carro sotto nome di dett’Arte a 61».

«N.° 2. Un fondaco posto sotto il palagio di dett’Arte, il quale è appigionato a Ottaviano di Iacopo Boni che da p.° dett’Arte, 0/2 via, 0/3 l’Arte, 0/4 gli Alessandri».


Note

  1. [p. 103 modifica]Era la prima delle arti maggiori e quella che aveva il più gran numero di ascritti. Ebbe gran numero di possessi di case, tiratoj, giardini, orti ecc.