Studi storici sul centro di Firenze/Saggio di storia di alcuni edifizi del centro di Firenze/Via di Borghese

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Via di Borghese

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Saggio di storia di alcuni edifizi del centro di Firenze - Via Calimara Saggio di storia di alcuni edifizi del centro di Firenze - Chiasso del Ferro n. 4.
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Via di Borghese

(oggi chiusa al transito ed incorporata fra le case con accesso

dalla piazza di S. Miniato fra le Torri).

Una Casa nel popolo di S. Piero Buonconsiglio nella via di Borghese appartenente alla famiglia Romagnoli pervenne in essa per compra fattane il 23 Agosto 1849 dalla famiglia Minucci alla quale era passata il 28 Settembre 1833 per averla acquistata da Stefano di Bartolommeo Minucci.

Nel 10 Agosto 1825 divenne proprietario di questa casa Giuseppe di Antonio Fontani che la comprò in detto giorno, per la somma di scudi 390, da Antonio di Giuseppe Malesci a cui era passata per la morte di Giovanni Pinzoni, che la possedeva per condizione livellare e cessione fattagli da Francesco di Angiolo Pinucci, per atto del 6 Ottobre 1691; ed al predetto Minucci era pervenuta per condizione livellare per rescritto sovrano del 28 Luglio 1781. Quali beni provenivano dallo spedale di S.M. Nuova come dall’Arroto dell’anno 1750, Quart. S. Croce, n 55, in cui si trova questa partita impostata a Bartolommeo di Fuccio Fucci, del Gonf. Bue «per beni attenenti allo spedale di S. M. Nuova».

E fu detta casa posta in conto del suddetto spedale in esecuzione del «benignissimo motuprorio di S M I., dato in Reggenza li 19 Marzo 1750, stile comune, e pubblicato nel [p. 97 modifica] supremo Magistrato per decreto del dì 7 di Aprile di detto anno, per provvedere al mantenimento delle fanciulle che di presente si trovano nel Conservatorio di S. Maria e S. Niccolò, detto del Ceppo, di questa città per non avere entrate sufficienti per sussistere».

Nell’Arroto 1615 Quart. S. Spirito 2° n. 213 la casa sopradetta si trova impostata come «Beni di Ser Tommaso Valsivignione pp. e le fanciulle abbandonate di S. Niccolò» . Dopo la indicazione della casa si legge:

«. . . e’ quali beni le dette fanciulle ne sono state messe in possesso per via della Corte del Arcivescovado di Firenze spotestato i frati del Carmine ocupatori come beni apartenenti aesse come appare per rogo di Ser Barnaba baccelli sotto dì 6 di Novembre 1615 e alle dette andò la detta casa per testamento di lionardo ferrucci1».

In Ruberto di L.do d’Ant.o Ferrucci, era pervenuta la casa stessa per essergli stata consegnata dagli ufficiali dei pupilli, come da atto rog. il 26 maggio 1533 da Ser Ugolino Ducci per parte della dotte della Caterina sua «donna» e figliuola di Domenico degli Agli2.

Dall’«Agumento» 1517 Quart. S. Giovanni Leon d’oro a 626, si trova impostata in conto di Filippo di Doni. degli Agli, «una chasa p. a nel quart. di S. M. Novella nella via tra ferravecchi che va nel chiasso dove era il presto del borghese popolo di Sanp.o buonconsiglio a primo via 0/2 Lionardo Pignadori 0/3 e 0/4 rede di Tommaso Sassetti apigionata a domenico di giovanni tessitore e honne lano di pigone f. 20 di suggello come si vede per contratto; e detta chasa apare sotto la posta del sopradetto filippo. La quale era permio uso ma per bisongnio loapigonata per insino aognissanti e poi vi voglio tornare drento hovi su dispesa lanno f. 5 inrachonciamenti eseora la volessi apigonare adaltri none arei tanto perche sapare chetessitori rovinano la casa e però micosta più». [p. 98 modifica]Nel primo catasto del 1427 si trova la casa suddetta posta sempre in conto della famiglia Agli.


Note

  1. [p. 106 modifica]Detti poi, i Ferrucci del Capitano, in memoria di Francesco. Vennero a Firenze da Piombino. Ebbero diversi personaggi illustri, 4 Gonfalonieri, 20 Priori. Di loro furono parecchi valorosi soldati. — Abitavano oltrarno nella via S. Spirito. Gonf. Drago S. Spirito.
  2. [p. 106 modifica]Famiglia magnata: ebbe pochi uffici (4 priori). Fino dal 1820 ebbero ricche fabbriche, torri e loggia.