Sulle ferrovie proposte per la congiunzione delle linee Palermo-Girgenti e Catania-Licata/Riassunto e conchiusioni

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Riassunto e conchiusioni

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RIASSUNTO E CONCLUSIONI

Dalle precedenti considerazioni risulta:

Che la linea di Vallelunga rispetto alla linea delle Due Imere non è linea diretta nè per Catania nè per Caltanissetta.

Che, a parità di popolazione e di prodotti corrispondenti, la zona attraversata dalla linea delle Imere riceve un beneficio maggiore dalla ferrovia, per le condizioni più difficili di trasporto, per le grandi accidentalità del terreno, che la zona attraversata dalla linea di Vallelunga, in facile comunicazione colla stazione ferroviaria di Roccapalumba.

Che la popolazione affluente alla linea di Vallelunga lungo il suo cammino è nemmeno il terzo della popolazione affluente alla linea delle Due Imere.

Che il movimento ferroviario sulla linea delle Due Imere, dipendente dalla zona attraversata, è molto maggiore che il movimento analogo sulla linea di Vallelunga, sia per la maggiore popolazione affluente alla prima ferrovia, sia per la massa maggiore di prodotti, sia per lo scambio maggiore di questi prodotti, sia infine per il lavoro industriale che colle cadute d’acqua vi si può ottenere, fosse anche questo ridotto alla semplice macinazione dei grani.

Che la grande galleria di Castellaccio sulla linea di Vallelunga [p. 122 modifica]presenta difficoltà e problemi di non facile soluzione per la presenza di una massa considerevolissima di acqua nello strato sabbioso da attraversare, per i gaz che in copia vi s’incontrano.

Che tenendo conto di queste difficoltà, ancorchè felicemente superate, il suo costo sarà una volta e mezzo a due volte il costo della grande galleria Xiremi, ed esigerà un tempo più che doppio per la sua costruzione.

Che le gallerie secondarie della linea di Vallelunga costeranno abbondantemente il doppio delle gallerie secondarie della linea delle Due Imere.

Che complessivamente la ferrovia di Vallelunga costerà 8 a 10 milioni di più della linea delle Due Imere, e che in conseguenza, colla somma necessaria per l’esecuzione della ferrovia di Vallelunga, si possono costruire la ferrovia delle Imere e la ferrovia delle Caldare.

Che la ferrovia di Vallelunga non presenta solidità e garanzie per un sicuro e regolare esercizio come la linea delle Due Imere.

Che per le numerose pendenze e contropendenze della linea di Vallelunga, per la malaria maggiore su questa linea che su quella delle Imere, per le acque occorrenti alle caldaie delle locomotive, essa si troverebbe in condizioni infelici di esercizio, sotto tutti gli aspetti relativamente alla linea delle Imere.

Che anche la linea delle Due Imere più breve della linea di Vallelunga per Caltanissetta, ecc. non serve a ristabilire, relativamente a Catania, gli antichi rapporti stradali in favore di Palermo.

Che la linea di Vallelunga non serve a richiamare a Palermo, Caltanissetta, S. Caterina ed i comuni situati al sud di Caltanissetta, ed a ristabilire i vincoli commerciali che non si sarebbero rotti, se si fossero tracciate le ferrovie secondo la configurazione topografica dell’Isola. Che essa potrà tutto al più richiamare o non lasciare sfuggire una popolazione di 6129 abitanti.

Che in conseguenza non arreca nè a Palermo, nè a Caltanissetta, nè all’Isola alcuna dei vantaggi che si sperano.

Che i Caltanissettesi colla ferrovia delle Imere si trovano in condizioni migliori, che colla linea di Vallelunga, ancorchè questa venisse alla stazione di Caltanissetta diretta. [p. 123 modifica]

Che infine la linea delle Imere, non ostante i vantaggi notevolissimi che presenta sulla linea di Vallelunga, non fu finora esaminata e studiata dagli ingegneri governativi delle ferrovie.

Sono convinto che, colla linea di Vallelunga, o si ripeterà in vasta scala, abbandonandola più tardi, la dolorosa storia della linea di Montedoro, oppure si impiegherà, attuandola, una somma ed un tempo molto maggiori di quanto si crede, senza tutelare gli interessi della Sicilia e di Palermo, mentre colla linea delle Imere, dettata dalla natura, in minore spazio di tempo, con una somma minore e senza gravi difficoltà a superare, si può risolvere più convenientemente che con qualunque altra linea la questione ferroviaria principale dell’Isola.

Credo quindi necessaria la nomina di una commissione composta dei più illustri, coscienziosi e competenti uomini tecnici, la quale visiti le linee suddette e risolva nell’interesse della Sicilia e di Palermo una questione che da tanto tempo dovrebbe essere un fatto compiuto.

Spinto unicamente dal sentimento di essere utile alla società, mi decisi a pubblicare il risultato dei miei studii e delle mie osservazioni (qualunque valore esse possano avere) per contribuire da parte mia a dilucidare la situazione, ed a ottenere una visita, un’esame ed una risoluzione autorevole della principale questione ferroviaria dell’Isola, che soddisfi alfine, dopo tanto tempo inutilmente trascorso, ai diritti della Sicilia e della sua Capitale.