Supplemento alla Storia d'Italia/CVII

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CVII - Bonaparte scrive a Clarke intorno alla nota dei negoziatori austriaci, e gli manifesta alcune sue vedute

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CVII - Bonaparte scrive a Clarke intorno alla nota dei negoziatori austriaci, e gli manifesta alcune sue vedute
CVI CVIII



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Parigi, 5 termidoro anno 5 (23 Luglio 1797)


CVII - Al General Clarke.


Io era sul punto di partire quando ho ricevuto il vostro corriere: Gallo e Battista non essendo più in Udine, Meerweldt non avendo alcun potere, e la loro nota manifestando in ogni linea la loro mala fede, non veggo che il mio viaggio per Udine sia di alcuna utilità, mentre il nuovo Governo di questo paese, gli affari del Piemonte, e quelli de’ Grigioni rendono più utile la mia presenza in Milano. Troverete qui unita la copia della lettera che scrivo al Direttorio esecutivo. Io credo che non dobbiam nulla rispondere ad una nota che non ha buon senso; la sola risposta sarebbe di prevenire S. M. l’Imperatore che se per li 18 Agosto le negoziazioni non saran terminate, noi riguarderemo i preliminari come nulli; ma nella posizione attuale della Repubblica penso che nè a voi, nè a me convenga di far questa operazione. Ho ordinato che si getti un ponte su l’Isonzo, e di far delle teste di ponte; fo marciare una legione Cisalpina a Palma-Nova, e accresco di 3,000 uomini la divisione del General Victor. Se la Repubblica si trovasse in una situazione ordinaria, e che la negoziazione di Lilla non ci facessero una legge imperiosa di non prender nulla su di noi, vi confesso che al ricever della vostra lettera avrei posto in marcia tutte le mie divisioni, ed in quindici giorni mi sarei trovato sotto Vienna; ma nelle circostanze attuali tocca al solo Governo di prendere il partito che la sua saggezza e la situazione delle cose possono prescrivergli.

Desidererei che domandaste un passaporto per il vostro Segretario di Legazione, e lo faceste passare in [p. 211 modifica]Vienna; egli potrebbe essere incaricato a portare una lettera al M. del Gallo; potrebbe vedere il Baron di Thugut, e ritornarsene con delle notizie certe su la situazione delle cose in quel paese. Voi non manchereste di raccomandargli di prender nota di tutto ciò che vedrà lungo il cammino, sien truppe, sieno nuove opere di campagna. Io farò partire il mio ajutante di campo Marmont per Vienna; egli passerà pel Tirolo, e così egli non avrà passaporto da M. del Meerweldt. Lo scopo della sua missione sarà di conoscere le specie di opere che si son fatte a Vienna, la situazione militare degli spiriti, il vero stato delle loro truppe. Fate di tutto perchè M. de Meerweldt vi accordi il passaporto del vostro Segretario. Subito che qualche plenipotenziario arriverà con pieni poteri, e col desiderio sincero di ricominciare le negoziazioni, io mi trasferirò rapidamente in Udine.