Teoria degli errori e fondamenti di statistica/5.10

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5.10 Ancora sull'errore quadratico medio

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5.10 Ancora sullʼerrore quadratico medio

Diamo qui un’altra dimostrazione del teorema riguardante la stima corretta dell’errore quadratico medio di una popolazione a partire da un campione, seguendo una linea diversa e più vicina alle verifiche sperimentali che si possono fare avendo a disposizione numerosi dati.

Si supponga di avere campioni contrassegnati dallʼindice (con che assume i valori ); ciascuno di essi sia poi costituito da misure ripetute della stessa grandezza , contrassegnate a loro volta dallʼindice (): il valore osservato nella misura -esima del campione -esimo sia indicato insomma dal simbolo . [p. 62 modifica]

Indicando con il valore vero di , e con la media aritmetica del campione -esimo, vale la

.

Ora sommiamo su tutte le uguaglianze che si hanno per i valori dellʼindice e dividiamo per ; se indichiamo con la varianza del campione -esimo, data da


otteniamo alla fine

.

Lʼultima sommatoria a destra è la somma algebrica degli scarti delle misure del campione -esimo dalla loro media aritmetica che sappiamo essere identicamente nulla. Dunque, per ogni vale la


e se sommiamo membro a membro tutte le uguaglianze che abbiamo per e dividiamo per , risulta

.

Ora supponiamo di avere a disposizione moltissimi campioni e passiamo al limite per . Il primo membro (che rappresenta il valore medio, su tutti i dati e tutti gli infiniti campioni, del quadrato degli scarti dal valore vero) converge stocasticamente alla varianza della variabile casuale ; il secondo termine a destra (valore medio, su tutti gli infiniti campioni, del quadrato degli scarti della media aritmetica del campione dal proprio valore vero) converge alla varianza delle medie dei campioni di misure . [p. 63 modifica]

Il primo termine a destra è il valore medio della varianza dei campioni di misure e, sostituendo, infine si trova

Ora, avendo già dimostrato che


si ricava facilmente


ovvero


che è il risultato già ottenuto.

Si noti che mentre molti teoremi della statistica sono validi solo asintoticamente, cioè per campioni numerosi o per un numero molto grande di variabili, questo teorema vale per ogni ().